Una richiesta di risarcimento danni nei confronti di un vicino di casa è un procedimento legale avviato da un individuo per ottenere un compenso economico a causa di danni subiti per azioni o negligenze del vicino. Questi danni possono essere di natura materiale, come danni strutturali alla proprietà, o immateriale, come disturbo della quiete. La procedura può iniziare con una comunicazione informale o una lettera formale, spesso seguita da negoziazioni o, se necessario, da un’azione legale presso il tribunale competente. È consigliabile documentare accuratamente i danni e consultare un avvocato per valutare le basi legali della richiesta.
Indice
Come scrivere una Richiesta risarcimento danni vicino di casa
Quando il danno proviene dall’appartamento del vicino – una perdita d’acqua, infiltrazioni, distacchi d’intonaco o rumori sopra la soglia di tollerabilità – la prima cosa da fare è ricostruire la vicenda in modo tracciabile: fotografie della lesione, relazione del tecnico che individua la causa, preventivi di ripristino, eventuali referti medici se si lamentano danni alla salute. Una raccolta meticolosa di prove è utile non solo a persuadere il responsabile, ma anche – se necessario – a soddisfare l’onere probatorio in giudizio. Le buone prassi suggeriscono di avvisare tempestivamente il vicino e, qualora esista, l’amministratore di condominio, utilizzando canali che lascino prova dell’invio (PEC o raccomandata) e allegando la documentazione che dimostra il pregiudizio.
Sul piano giuridico la richiesta di risarcimento si fonda, di norma, sull’articolo 2043 c.c. (responsabilità per fatto illecito) e, quando il danno è causato da un bene sotto il controllo del vicino – per esempio una tubatura o un balcone – sull’articolo 2051 c.c. (responsabilità da cose in custodia). Nei casi di fumi, odori o rumori intollerabili si aggiunge l’articolo 844 c.c. sulle immissioni. La regola è semplice: chi provoca il danno deve risarcirlo, salvo che dimostri il caso fortuito.
La lettera che si invia al vicino ha natura di “diffida e messa in mora”. Nell’intestazione vanno indicati luogo e data di redazione, generalità delle parti e l’oggetto (“Richiesta risarcimento danni da infiltrazione / rumori ecc.”). Nel corpo del testo si descrivono i fatti: quando si è manifestato il danno, quali accertamenti tecnici sono stati compiuti e perché l’evento è imputabile al vicino. Occorre poi richiamare le norme violate, precisare l’importo dei pregiudizi – distinto, se possibile, tra danno emergente e lucro cessante – e specificare che la somma dovrà essere versata entro un termine congruo (quindici o trenta giorni), indicando l’IBAN o un diverso metodo di pagamento. La lettera si chiude con l’avvertimento che, in mancanza di riscontro, ci si rivolgerà all’autorità giudiziaria e con la disponibilità a una soluzione bonaria.
Quando il fatto riguarda parti comuni dell’edificio o coinvolge più condomini, prima di citare in giudizio è spesso necessario – o quantomeno opportuno – tentare la mediazione civile. L’articolo 5 del d.lgs. 28/2010 prevede l’obbligatorietà del procedimento per le controversie “in materia di condominio”, anche se la giurisprudenza esclude l’obbligo quando l’azione è basata sull’art. 2051 c.c. per infiltrazioni provenienti dal lastrico solare.
Dal 1 luglio 2025, poi, il nuovo art. 5-ter introdotto dalla riforma Cartabia ha riconosciuto all’amministratore il potere di attivare la mediazione senza preventiva delibera assembleare, salvo che debba approvare o ratificare l’accordo conciliativo.
Se l’invito al pagamento resta lettera morta e l’importo del danno non supera i 10 000 euro (limite destinato a salire dal 31 ottobre 2025), la causa può essere promossa davanti al Giudice di Pace; per valori superiori la competenza è del Tribunale.
Prima di depositare l’atto introduttivo, verificate con il vostro legale se il valore rientra nei nuovi scaglioni e se convenga esperire un ulteriore tentativo di negoziazione assistita: in molte piccole liti di vicinato, un accordo stragiudiziale fa risparmiare tempo e denaro.
La diffida deve essere inviata tramite raccomandata o PEC, conservando la ricevuta di accettazione e quella di consegna: esse provano la costituzione in mora e fanno decorrere gli interessi moratori. Copie integrali della lettera, degli allegati tecnici e di ogni successiva comunicazione vanno archiviate con cura: saranno decisive in mediazione o in aula.
Esempio di Richiesta risarcimento danni vicino di casa
Oggetto: Richiesta di risarcimento danni da [infiltrazione/rumori/altro] – artt. 2043, 2051, 844 c.c.
Spett.le Sig./Sig.ra [Nome e Cognome del vicino]
[Indirizzo completo]
Io sottoscritto/a [Nome e Cognome], nato/a a [Luogo di nascita] il [Data di nascita], residente in [Indirizzo], proprietario/a e/o occupante dell’unità immobiliare sita in [Indirizzo dell’immobile danneggiato], espongo quanto segue.
In data [Data del verificarsi del danno] si sono manifestati presso la mia abitazione i seguenti danni: [Descrizione dettagliata delle lesioni, ad esempio macchie di umidità, distacco d’intonaco, rumori continui superiori alla normale tollerabilità]. Dagli accertamenti tecnici eseguiti dal sottoscritto tramite il Geom./Perito [Nome tecnico] in data [Data perizia], la causa di tali pregiudizi è stata individuata in [Descrizione della fonte del danno: perdita proveniente dal Suo impianto idraulico, apparecchiatura rumorosa, lavori edili di Sua pertinenza ecc.]. La relazione tecnica allegata documenta il nesso causale e l’entità dei danni subiti.
Ai sensi dell’articolo 2051 c.c., il custode di una cosa da cui proviene un danno ne risponde salvo il caso fortuito; inoltre, le immissioni rumorose o moleste provenienti dalla Sua proprietà superano la normale tollerabilità prevista dall’articolo 844 c.c. e configurano un illecito ex articolo 2043 c.c. Pertanto, Lei è tenuto/a a risarcire integralmente i pregiudizi arrecati.
Alla data odierna quantifico il danno emergente in euro [Importo], come da preventivo di ripristino rilasciato da [Ditta/Professionista] in data [Data preventivo], cui si aggiungono eventuali spese peritali di euro [Importo] e il lucro cessante stimato in euro [Importo] in ragione dell’impossibilità di utilizzare [Descrizione utilizzo impedito: stanza, locale commerciale ecc.]. Mi riservo di integrare la quantificazione qualora emergano ulteriori voci di danno o spese successive.
Con la presente La invito e diffido a versare, entro e non oltre quindici giorni dal ricevimento, la somma complessiva di euro [Totale] a titolo di risarcimento, oltre interessi moratori dal giorno del sinistro e rivalutazione monetaria, mediante bonifico sul conto corrente IBAN [IBAN] intestato a [Intestatario]. Resto disponibile, nello stesso termine, a concordare modalità alternative di riparazione diretta previa approvazione scritta dei preventivi e definizione dei tempi di intervento.
Qualora non ottenga riscontro nei termini indicati, mi vedrò costretto/a a promuovere le opportune azioni in sede di mediazione obbligatoria e, in difetto di accordo, davanti all’Autorità Giudiziaria competente, con aggravio di spese e oneri che rimarranno a Suo carico.
Le segnalo che, ove Lei sia titolare di una polizza di responsabilità civile abitazione o condominiale, è opportuno trasmettere copia della presente al Suo assicuratore per l’apertura del sinistro, al fine di agevolare una rapida liquidazione.
Confidando in una soluzione bonaria, porgo distinti saluti.
[Firma autografa o firma digitale se spedito via PEC]
Allego: relazione tecnica del [Data], preventivo di ripristino del [Data], documentazione fotografica del danno, eventuali altri attestati di spesa.