Una richiesta di risarcimento danni per interruzione della fornitura d’acqua è una procedura legale o amministrativa avviata da un consumatore nei confronti del fornitore di servizi idrici. Questa richiesta viene fatta quando un utente subisce disagi o danni economici a causa della sospensione non programmata o prolungata della fornitura d’acqua. Il consumatore può chiedere un risarcimento per i danni subiti, che possono includere perdite finanziarie, danni materiali o disservizi che hanno causato inconvenienti significativi nella vita quotidiana o nelle attività lavorative. La richiesta di risarcimento viene solitamente presentata attraverso un reclamo formale, in cui il consumatore deve documentare e quantificare i danni subiti e dimostrare la responsabilità del fornitore per l’interruzione del servizio.
Indice
Come scrivere una Richiesta risarcimento danni per interruzione fornitura acqua
Quando si presenta una richiesta di risarcimento danni per interruzione della fornitura di acqua, è essenziale articolare il documento in modo da fornire una chiara ed esaustiva rappresentazione della situazione e delle conseguenze subite. Inizia con una dettagliata introduzione che identifichi le parti coinvolte: il richiedente, generalmente il consumatore, e il fornitore del servizio. È importante includere le informazioni di contatto pertinenti, sia per facilitare le comunicazioni, sia per garantire che la richiesta sia indirizzata correttamente.
Prosegui fornendo una descrizione completa dell’interruzione del servizio. Questa parte deve includere la data e l’ora di inizio e fine dell’interruzione, se conosciute, e qualsiasi comunicazione ricevuta dal fornitore riguardo all’interruzione stessa. È utile menzionare se l’interruzione fosse prevista o se sia avvenuta inaspettatamente, così come qualsiasi informazione ricevuta riguardo alle cause dell’interruzione. In assenza di comunicazioni ufficiali, descrivi come sei venuto a conoscenza dell’interruzione e qualsiasi tentativo effettuato per ottenere chiarimenti da parte del fornitore.
Successivamente, passa a spiegare in che modo l’interruzione del servizio ha causato danni. Questa sezione dovrebbe contenere una narrazione dettagliata degli effetti concreti che l’interruzione ha avuto sulla tua vita quotidiana o sulle tue attività, sottolineando i disagi e i problemi incontrati. Specifica se l’interruzione ha comportato spese aggiuntive, come l’acquisto di acqua potabile alternativa, o se ha causato danni materiali o perdite economiche più rilevanti. È cruciale documentare queste affermazioni con prove tangibili, come ricevute, fatture o fotografie, per sostenere la tua richiesta.
Inoltre, è fondamentale delineare le aspettative riguardo al risarcimento richiesto. Questa parte deve essere formulata in modo realistico e basato sui danni effettivamente subiti. Indica l’importo monetario richiesto, spiegando come è stato calcolato e giustificandolo con riferimento ai costi effettivi sostenuti o alle perdite subite. In alternativa, puoi richiedere un diverso tipo di risarcimento, come uno sconto futuro sulla bolletta del servizio, se pertinente.
Infine, chiudi la richiesta con una dichiarazione che esprime la tua disponibilità a collaborare per risolvere la questione in modo amichevole e sollecito. Assicurati di includere una data entro cui ti aspetti una risposta e specifica il mezzo preferito per ulteriori comunicazioni. Firmare e datare il documento conferisce un ulteriore grado di formalità e autenticità alla tua richiesta.
Esempio di Richiesta risarcimento danni per interruzione fornitura acqua
Oggetto: Richiesta indennizzo automatico e risarcimento danni per interruzione prolungata della fornitura idrica – Utenza n. [Codice utenza] – art. 3.2 Carta dei Servizi Idrici, Delibera ARERA 655/2015/R/IDR e ss.mm., artt. 1218 e 1223 c.c.
Io sottoscritto/a [Nome e Cognome], nato/a a [Luogo] il [Data], residente in [Indirizzo completo], codice fiscale [Codice fiscale], titolare dell’utenza idrica indicata in epigrafe, espongo quanto segue.
A far data dal [Data/ora inizio disservizio] e fino al [Data/ora fine o “ad oggi” se perdura] la fornitura di acqua potabile presso la mia abitazione/sede aziendale è stata totalmente assente ovvero caratterizzata da pressione e portata inferiori agli standard contrattuali, con conseguente impossibilità di utilizzare i servizi igenico-sanitari e di svolgere la normale attività domestica/produttiva. Il disservizio è stato prontamente segnalato al Vostro servizio guasti mediante chiamata al numero verde [Numero] in data [Data segnalazione] (ticket n. [Numero ticket]) e reiterato via PEC in data [Data PEC], senza che il servizio venisse tempestivamente ripristinato.
La Carta dei Servizi Idrici da Voi adottata, in attuazione della Delibera ARERA 655/2015/R/IDR, prevede un limite massimo di [8] ore per le interruzioni non programmate e l’obbligo di corresponsione di un indennizzo automatico per ogni giorno (o frazione) eccedente detto termine. A ciò si aggiunge l’obbligo generale di corretta esecuzione del contratto ai sensi dell’articolo 1218 c.c., con risarcimento integrale dei pregiudizi ex articolo 1223 c.c.
Alla luce di quanto sopra, Vi invito e diffido a:
— corrispondere l’indennizzo automatico maturato, pari a euro [Indennizzo = giorni × importo carta servizi], con eventuale maggiorazione del 50% previsto per mancata corresponsione entro il termine regolamentare;
— risarcire i danni ulteriori quantificati in euro [Importo], così composti: spese documentate per approvvigionamento di acqua potabile, costi di lavanderia, noleggio servizi igienici, mancato reddito da attività commerciale sospesa, nonché danno non patrimoniale da disagio, salvo conguaglio all’esito di ulteriore istruttoria;
— comunicare per iscritto le tempistiche certe di ripristino definitivo della fornitura e le modalità di pagamento.
Il versamento potrà avvenire entro e non oltre quindici giorni dal ricevimento della presente, mediante bonifico sul conto IBAN [IBAN] intestato a [Intestatario] o accredito in bolletta con chiara indicazione delle voci rimborsate.
Decorsi inutilmente i suddetti termini, mi riservo di adire il Servizio Conciliazione ARERA per il tentativo obbligatorio di componimento della controversia e, in difetto di accordo, l’Autorità Giudiziaria competente, con aggravio di spese e oneri a Vostro carico.
Confidando in un sollecito riscontro, porgo distinti saluti.
[Firma autografa o firma digitale se inviato via PEC]
Allegati: copia segnalazioni/ticket, documentazione fotografica dei disagi, fatture di approvvigionamento alternativo, giustificativi di spese ulteriori, eventuale certificazione medica o perizia tecnica.