Tra i pattern grafici che non rientrano direttamente nella dottrina tradizionale dell’analisi tecnica dei mercati finanziari c’è il pattern 123 Low e 123 High identificato per la prima volta dal famoso trader americano Joe Ross, autore tra l’altro di alcuni testi su queste tecniche di trading. In effetti, si tratta di un modus operandi decisamente più avanzato rispetto alle classiche figure di analisi tecnica o della candlestick analysis.
Questo pattern resta tra i più utilizzati nelle sale operative dei trader di tutto il mondo attivando, così, inevitabilmente un meccanismo noto come “profezia autoavverante”: l’utilizzo di massa di questo pattern nell’operatività di tutti i giorni lo rende di gran lunga uno dei più efficaci nel vasto panorama di strumenti di analisi tecnica, sia essa di base o avanzata. In generale, il pattern 123 identifica un punto di svolta del mercato e rappresenta uno dei più affidabili sistemi per prevedere un’inversione del mercato. Inoltre, per aumentare le probabilità di successo, questo pattern può essere combinato anche con altri pattern come ad esempio le candele pinocchio o la semplice presenza di una zona di supporto o di resistenza.
Il pattern 123 Low si forma sempre e solo alla fine di un trend ribassista. Il punto numero 1 si forma all’insegna del bearish trend principale e sarà il minimo finale del trend stesso. Da questo livello inizia quella che sembra una semplice correzione fisologica, dovuta alle prese di profitto dei trader che erano short in precedenza. Il rimbalzo porta alla formazione del punto numero 2, che diventerà la resistenza di breve termine di riferimento. I prezzi ora possono tornare a scendere senza problemi ripristinando così il trend ribassista primario. In realtà, però, la nuova discesa non ha la stessa forza del precedente trend. I prezzi non riescono nemmeno a raggiungere il punto numero 1, arrestando prima la discesa al punto numero 3.
Ora i trader che stavano scommettendo sul proseguimento del ribasso iniziano a liquidare tutto o parte delle loro posizioni, temendo una più forte inversione del trend. Da questi livelli molti trader aprono posizioni long, considerando anche la possibilità di usufruire di un basso livello di rischio iniziale. Il pattern è ora quasi completo, manca però la cosa più importante che è fondamentale per l’attivazione del pattern stesso: il breakout del punto numero 2. Quando ciò avviene i prezzi sono lanciati con forza verso quella che ormai è una più che probabile inversione del trend. Il carburante della salita aumenta anche in virtù della chiusura della quasi totalità degli short precedenti e grazie all’apertura di grosse posizioni in acquisto, soprattutto dei trader istituzionali. Di solito, dopo il breakout del punto numero 2 può esserci anche un return move, cioè un pullback che va a testare l’ex resistenza che ora è diventata un supporto.
Il pattern 123 High è la versione completamente opposta all’123 Low. Si forma sempre e solo alla fine di un trend rialzista segnalando una possibile inversione della tendenza principale. Il punto numero 1 si forma all’insegna del trend rialzista e diventerà il massimo finale del movimento bullish. Da questi livelli parte quella che sembra, almeno inizialmente, una fisiologica correzione dei prezzi che si conclude al punto numero 2, che da ora in poi sarà il livello di supporto di breve periodo di riferimento. Il quadro tecnico riazlista viene confermato apparentemente dalla successiva risalita delle quotazioni. Tuttavia, l’ascesa dei prezzi non presenta più la stessa forza avuta in passato e mostra segni di cedimento quando si ferma al punto numero 3, un livello di massimo più basso rispetto al punto numero 1. I trader che avevano scommesso sul proseguimento del rialzo iniziano a dubitare della capacità dei prezzi di continuare a salire, così liquidano buona parte delle loro posizioni long. Altri trader di breve periodo pensano che vendere short sia una buona opportunità, considerando il basso rischio iniziale e il potenziale rendimento atteso elevato. I prezzi così si dirigono velocemente verso il supporto caratterizzato dal punto numero 2: il perforamento di questo livello segna l’inizio del trend ribassista e calamita l’attenzione di nuovi trader pronti a scommettere sul ribasso dei prezzi. E’ probabile anche un return move a seguito del breakout ribassista del punto numero 2, cioè un pullback che va a testare il precedente supporto ora diventato resistenza.
Bisogna ricordare che il pattern 123 non potrà mai dirsi completato fin quando non avviene il breakout del punto numero 2. In questo caso si parla di attivazione del pattern e si può scommettere sull’inversione del trend. Tuttavia, può esserci il caso che il punto numero 3 non arresti la sua corsa prima di raggiungere il punto numero 1, ripristinando quindi il trend principale. La rottura del punto numero 1 sancisce la negazione del pattern, per cui non avremo alcun 123 Low o 123 High. Da un punto di vista operativo, in caso di attivazione del pattern, bisogna gestire correttamente il trade inserendo nella propria strategia un paio di strumenti fondamentali di risk management: stop loss e take profit. L’ingresso long/short avviene sempre sul breakout del punto numero 2, lo stop loss va inserito sotto il punto numero 3 (non è necessario aumentare il rischio inserendolo sotto il punto numero 1), mentre il target deve essere almeno un paio di volte il rischio iniziale.