Per molti non è chiarissima la differenza tra i due diffusissimi mezzi di pagamento. Proviamo a fare chiarezza.Il bancomat è una carta di debito, vale a dire che l’importo speso viene addebitato sul proprio conto corrente con la valuta della data stessa dell’acquisto. La carta di credito invece prevede l’addebito con un certo differimento temporale, in genere fine mese o entro i primi 15 giorni del mese successivo.
Da qui la fondamentale differenza di utilizzo: può esser talvolta più conveniente usare la carta di credito per ricevere l’addebito in una data in cui si avrà l’accredito dello stipendio, evitando in tal modo episodi di indisponibilità sul proprio conto corrente. Utilizzando invece il bancomat, essendo diretto e contestuale l’addebito, è più probabile andare in rosso.
Tuttavia è bene fare attenzione alle clausole contrattuali stabilite con la banca sulla quale si appoggia la carta di credito: alcune carte revolving infatti consentono di saldare le spese con rate mensili che prevedono degli interessi secondo un determinato tasso, il Tan, che insieme ad altre commissioni e imposte bancarie, rendono molto costoso il ricorso alle carte.
Il bancomat inoltre viene emesso gratuitamente ai titolari di conto corrente mentre la carta di credito obbliga al pagamento di costo annuale, che mediamente si aggira sui 30 €/anno.
Ultimo punto di attenzione è la sicurezza: ill bancomat, prevede un pin di sicurezza per ogni utilizzo/prelievo, la carta non sempre. E per i più distratti, il bancomat non consente acquisti in caso di prosciugamento del conto.
Il bancomat è più sicuro, la carta di credito più flessibile, e ciascun utente deve utilizzare questi due comodi strumenti di pagamento in maniera attenta e responsabile.