I prestiti con cambiali, anche definiti come prestiti fiduciari, rappresentano dei prestiti non finalizzati e rimborsabili facendo ricorso a cambiali a scadenza periodica la cui rata è costante e a tasso fisso.
La particolarità dei prestiti con cambiali è rappresentata dalla modalità del rimborso che si effettua attraverso il pagamento di cambiali (dalla quale prende il nome) piuttosto che a mezzo RID o bollettini postali come la generalità delle altre forme di credito.
In particolare, i finanziamenti con cambiali rappresentano oggi solo una forma residuale di accesso al credito. Il finanziamento cambializzato, poi, si distingue in prestiti con cambiali ed in mutui cambializzati. Fatta questa breve panoramica, come detto in precedenza, lo sviluppo di nuove forme e tipologie di accesso al credito, ha relegato in una posizione che potremmo definire “estrema” i prestiti con cambiali, usati ad oggi, solo per risolvere alcune situazioni finanziarie.
Infatti, sebbene il credito cambializzato è teoricamente richiedibile da tutti, in pratica è destinato prettamente a certi soggetti come extrema ratio di accesso al finanziamento.
I prestiti con cambiali rappresentano di fatto una formula in grado di consentire l’accesso al credito a chi ha avuto problemi nei pagamenti, ovvero che sia classificato come cattivo pagatore. Questo perchè le cambiali sono un titolo esecutivo e permettono alla banca di intervenire in caso di problemi con il pagamento delle rate. Per dettagli è possibile vedere questa guida sulle cambiali non pagate e sulle relative conseguenze. Differenze puramente teoriche sussistono poi per i prestiti cambializzati a cattivi pagatori dipendenti e nel caso di prestiti cambializzati autonomi o senza busta paga.
Fatta questa generale premessa, affermiamo fin da subito che, stando al costo sostenuto per l’accesso a questa forma di finanziamento, è sconsigliabile richiedere i prestiti con cambiali per quei soggetti in possesso di regolare busta paga. La formula della cessione del quinto, in questo frangente, risulterà infatti in ogni caso meno onerosa. Diverso è il caso per i lavoratori autonomi o senza busta paga e non a caso, statisticamente parlando, la maggior parte di tali finanziamenti è richiesta proprio dai soggetti sopra menzionati.
A sottendere la cifra massima richiesta per un prestito con cambiali, è prevista una garanzia particolare, ovvero il trattamento di fine rapporto (TFR) per i cambializzati dipendenti, mentre per quelli autonomi viene invece richiesta una polizza vita, la cui durata è stabilità dall’ente finanziatore.