Aprire una partita IVA è un requisito indispensabile non solo per gli imprenditori ma per chiunque decida di avviare un’attività individuale. In base alla situazione però sono stati introdotti regimi fiscali personalizzati e adeguati ai guadagni.
Concretamente la partita IVA non è altro che una serie di 11 cifre che però servono ad identificare in maniera certa e univoca il contribuente: le prime sette si riferiscono al contribuente, le successive tre identificano l’Ufficio delle Agenzie delle Entrate e infine l’ultimo ha funzione di controllo.
L’Iva dal punto di vista fiscale è una tassa applicata dallo Stato sui beni e sui servizi.
Aprire una partita IVA è semplice e gratuito, basta recarsi all’Agenzia delle Entrate e segnalare l’inizio di attività entro un termine massimo di trenta giorni. Andranno compilati in duplice copia i modelli AA9/7 per le ditte individuali e lavoratori autonomi e AA7/7 per le società. Anche un delegato, munito di documenti, può consegnare questi modelli. In alternativa i modelli possono essere spediti per mezzo di raccomandata A/R o su internet sul software dell’Agenzia delle Entrate.
Al momento dell’apertura si sceglie il regime adatto: si va da quello forfettario, per importi inferiori a 30000 euro all’anno, a quello di contabilità ordinaria. Salvo che nel primo caso si avrà l’onere di emettere le fatture e tenere i registri contabili.