Il credit score, o anche punteggio di accettazione, è una metodologia utilizzata dagli enti bancari o anche dagli istituti creditizi, e quindi ancora dagli intermediari finanziari, che permette di valutare il grado di solvibilità di un potenziale debitore, ovvero di un normale consumatore privato.
La metodologia del credit scoring è una procedura statistica automatizzata, così da rendererapida ed affidabile la decisione in merito alle concessioni di prestiti, finanziamenti, mutui di vario genere. Le analisi statistiche di questa procedura vengono così combinate con informazioni economiche, giuridiche, sociali ed anagrafiche del richiedente la linea di credito. Alla fine di tutto il processo, l’analisi restituisce una credit score o punteggio. Tale punteggio serve a giudicare il cliente solvibile oppure no. Serve, cioè, a chiarire il grado di affidabilità creditizia di un determinato soggetto che richiede una prestazione finanziaria sopracitata. Dove per affidabilità creditizia si intende la positiva capacità di venire incontro ad un regolare rimborso in un processo finanziario di svariata natura e tipologia.
Il credit scoring, infatti, va a valutare proprio il merito creditizio, e prendendo forma tramite elementi concreti ed oggettivi, analitici, le procedure statistiche vanno a incrociare dati specifici o anche generici come il reddito complessivo mensile o annuale, la frequenza delle entrate mensili, il livello di indebitamento (cioè la presenza in corso di altri prestiti, finanziamenti, mutui), la puntualità dei pagamenti precedenti ed eventuali iscrizioni presso centrali rischi, albi di cattivi pagatori e protestati per precedenti sofferenze o insolvenze.
Altre informazioni o parametri astratti e di giudizio per la compilazione del credit score, riguardano, più in generale, quattro categorie informative. Innanzitutto ci sono da considerare le informazioni che riguardano da vicino il richiedente il prestito. In questo contesto, oltre al reddito e alle entrate mensili (che possono essere o meno certificate da una busta paga da dipendente o da un cedolino della pensione), va considerata anche la tipologia di lavoro svolto dal cliente: inquadramento contrattuale, anzianità, durata, trattamento di fine rapporto TFR maturato, precedenti esperienze, età, situazione familiare e via dicendo.
Una seconda tipologia di informazioni da tenere in considerazione come parametri sono quelle che riguardano più da vicino la tipologia di servizio o prodotto richiesto all’ente emittente. C’è sostanziale differenza, infatti, se si deve erogare un prestito annuale o un finanziamento a tasso agevolato, se si richiede un mutuo con ipoteca o un prestito delega. Durata del finanziamento (nonché sua tipologia tecnica) e garanzie offerte dal richiedente, quindi, sono le principali informazioni considerate in questa fase di analisi e elaborazione dei dati.
La terza tipologia di dati che vengono presi in considerazione nell’elaborazione del credit score sono quelli che riguardano il bene da finanziare. Esso può essere materiale o immateriali. Più semplicemente può trattarsi di un bene materiale immobile come un garage, una casa, la ristrutturazione di un edificio, un magazzino, una parte della casa. Può anche riguardare un bene mobile debitamente iscritto a un pubblico registro come avviene per una automobile, una motocicletta, un camper, una barca, e così via. Per beni immateriali o anche servizi, invece, si intendono tipicamente quei finanziamenti che riguardano visite mediche, viaggi, vacanze, soggiorni in hotel o alberghi, conti telefonici, assicurazioni, sedute terapeutiche di vario tipo (centri benessere, centri massaggi, eccetera), studi universitari o di altra tipologia (corsi di lingua, master, perfezionamenti, formazione).
L’ultima tipologia informativa, con valore statistico e sociale analitico che viene tenuta in considerazione è la storia creditizia del cliente. Con essa viene controllato qual è il grado di indebitamento del cliente, e quindi se ha altri finanziamenti in corso e quale consistenza questi hanno, sopratutto in riferimento all’incidenza sul reddito. Ma in questa fase viene sopratutto considerata la posizione consolidata in riferimento ai precedenti prestiti. Se ad esempio il cliente in questione è iscritto presso una banca dati o centrale rischi, il credit score scende e l’utente avrà meno possibilità di vedersi concesso il prestito.