Chi non parla con i propri dipendenti spreca importanti occasioni di confronto sia a livello tecnico che personale. Perché conoscono a livello tecnico forze e debolezze dell’azienda. Importanti suggerimenti relativi al modo di affrontare un problema o di migliorare l’attività complessiva dell’impresa possono arrivare proprio da loro, che si confrontano ogni giorno in prima persona con le vicende dell’azienda.
Inoltre, ognuno di loro rappresenta un tesoro di esperienze provenienti dal proprio vissuto, dalla propria formazione professionale e dalle esperienze lavorative precedenti.
Utilizzare le conoscenze, le competenze, il tatto dei collaboratori e ascoltare attentamente i loro consigli. incoraggiarli a dare il loro parere in caso di problemi; Stimolarli e, soprattutto, supportarli in caso di difficoltà. Altrimenti tutti gli sforzi saranno infruttuosi.
Ricordarsi anche di chiedere sempre il parere ai propri collaboratori quando occorre prendere importanti decisioni.
Ma stare anche molto attenti alla relazione personale, perché il rapporto tra il datore di lavoro e i propri dipendenti ha una fondamentale influenza sul loro stato d’animo e le loro motivazioni.
Se l’obiettivo è quello di avvalersi della collaborazione di dipendenti bravi e soddisfatti, si dovrà rendere più semplice possibile il loro impegno per l’azienda. Riservare quindi la massima attenzione ai bisogni propri collaboratori. Nel rispetto, ovviamente, degli interessi aziendali.
Cercare di interpretare il rapporto con i dipendenti come una relazione reciproca di dare/avere: se ci si comporta in modo onesto e generoso nei loro confronti, i dipendenti s’impegneranno per raggiungere gli obiettivi comuni e, in caso di necessità, saranno anche disposti ad anteporre gli interessi dell’azienda ai propri.
Le origini del conflitto tra interessi privati e attività lavorativa sono spesso riconducibili a problemi legati ai vincoli di orario. Assicurare perciò ai propri dipendenti la massima libertà nella gestione del tempo.
– Nel rispetto degli interessi dei clienti e salvaguardando un’equa distribuzione dei carichi di attività tra i dipendenti, evitare di regolare in modo eccessivamente rigoroso gli orari di lavoro, valutare in primo luogo i risultati dell’attività. Offrire ai dipendenti la possibilità di lavorare con orari flessibili.
– Consentire di svolgere a casa i lavori che non devono essere necessariamente svolti in azienda, sempre che ciò non gravi sull’andamento dell’attività e i dipendenti lo desiderino
– Permettere ai dipendenti di gestire autonomamente la propria attività, concedendo loro anche la possibilità di sostituirsi vicendevolmente in caso di necessità
– Elaborare un sistema di conteggio delle ore di lavoro che permetta ai lavoratori di accumulare straordinari nei periodi di intensa attività: le ore di lavoro accumulate potranno poi essere utilizzate in caso di bisogno, per esempio durante le ferie scolastiche, per corsi di formazione o per lunghe vacanze.
Permettere ai dipendenti più qualificati di lavorare anche part time, senza compromettere le loro possibilità di carriera.