Ecco come diventare professionista delle previsioni del tempo
Il meteo è una delle materie più amate dagli italiani, nella classifica viene ancor prima dell’oroscopo e seconda forse solo al calcio… Allora perché non fare di questa passione comune una professione speciale? La retribuzione che ne deriva non è affatto male: i dati Isfol, infatti, posizionano il guadagno di un meteorologo impiegato nel settore civile tra i 25mila e i 50mila euro lordi l’anno. Le possibilità di impiego, poi, sono svariate (anche se numericamente esigue): imprese che realizzano software meteo, società non profit di stampo ecologista, siti web di previsioni, ruoli dirigenziali negli scali aeroportuali civili, ricerca nelle Università e nel settore privato.
Fino a qualche anno fa, l’unico modo per diventare meteorologo era la carriera militare nell’aeronautica, retaggio di vecchie esigenze di sicurezza nazionale dell’epoca in cui i dati e i modelli matematici utilizzati per effettuare previsioni erano di appannaggio esclusivo dei militari.
Entrare in Aeronautica significa superare un concorso pubblico, iscrivendosi ai bandi emessi nel corso dell’anno pubblicati sul sito della Difesa. Per farlo è necessario essere in possesso della formazione adeguata: se si vuole diventare meteorologi come ufficiali del genio aeronautico, per esempio, è fondamentale ottenere una laurea in fisica, matematica o scienze nautiche. I ragazzi tra i 17 e i 22 anni, invece, possono entrare in Aeronautica attraverso l’Accademia Militare, mentre i giovani entro il 26esimo anno di età possono partecipare ai concorsi per allievi sottoufficiali.
Pur rimanendo il percorso militare il canale d’accesso privilegiato a una carriera nel meteo, non è l’unica strada. Si può tentare l’ingresso nel mondo della meteorologia professionale conseguendo una laurea in fisica, matematica, scienze ambientali, scienze nautiche o ingegneria, seguita da una specializzazione nella materia. Vari gli atenei che ne danno la possibilità: la facoltà di fisica dell’Università di Torino, per esempio, offre un Master di secondo livello in meteorologia, mentre l’Università di Firenze ne propone uno in meteorologia applicata. Per chi vuole tentare il tutto e per tutto, poi, ci sono interi corsi di laurea in fisica dell’atmosfera e meteorologia dell’Università di Bologna o dell’Università di Tor Vergata a Roma.